venerdì 9 ottobre 2015

"In cerca di Ipazia" - Ferrara: domenica 11 ottobre 2015



In occasione del Quarantennale del Capitolo Osiride n. 12 di Ferrara della "Stella d'Oriente", domenica 11 ottobre 2015 alle ore 11.30, nel salone d'onore di Palazzo Roverella (Corso Giovecca 47, Ferrara) terrò una relazione sulla figura di Ipazia.

 

Qui sotto un florilegio di immagini, dedicate a Ipazia, 

in omaggio 

alle Sorelle del Capitolo Osiride della Stella d'Oriente

 



Alfred Seifert, Hypatia, olio su tavola, 1901


Autore ignoto, Ipazia, incisione xilografica, circa 1854,
Universal History Archive/Getty Images


Byam Shaw, Ipazia e Filammone. Illustrazione tratta da
Charles Kingsley, Hypatia, or New foes with and old face,
Humphrey Milford - Oxford university press, London, Edinburgh, Glasgow,
New York, Toronto, Melbourne, Bombay, 1915, Chap. 10, p. 143


Charles William Mitchell, Hypatia, olio su tela, 1885,
Laing Art Gallery, Tyne and Wear Museums, Newcastle upon Tyne



Daphné du Barry, Hypatie, scultura, 2006





Fortunino Matania, Ipazia, ultima dei pagani, ai giochi circensi.
Illustrazione tratta da Britannia and Eve, Vol. 2 n. 12, December 1930


H.M. Paget, “Hypatia” all’Haymarket Theatre. Filammone dichiara
il suo amore per Ipazia. Stampa dalla prima pagina di The Graphic, 21 January 1893
 

Hildebrand, Morte della filosofa Ipazia ad Alessandria, incisione da
Louis Figuier, Vies des savants illustres, depuis l’antiquité jusqu’au dix-neuvième
siècle avec l’appréciation sommaire de leurs travaux,
Vol. I, Verboeckhoven et Cie, A. Lacroix, Paris, 1866 
 


Hugo Pratt, Hipazia e Corto Maltese in alcune strisce di Favola di Venezia, 1977

Ipotetica raffigurazione di Ipazia e i suoi discepoli. La donna che usa un compasso
per misurare le distanze su un diagramma e che tiene nella mano sinistra
una squadra è più probabilmente l’allegoria della Geometria.
Miniatura tratta dall’inizio del manoscritto Burney 275
degli Elementi di Euclide, nella traduzione latina
dall’arabo attribuita a Adelardo di Bath, circa 1309-1316, British Library, Londra


John Toland (1670-1722), autore di «Hypatia or the History of a most beautiful, most virtuous, most learned and every way accomplish’d Lady, who was torn to pieces by the Clergy of Alexandria to gratify the pride, emulation and cruelty of the Archbishop commonly but undeservedly stil’d Saint Cyril» (1720), nell’unico ritratto conosciuto

Julia Margaret Cameron, Hypatia.
La modella è Marie Spartali Stillman. Stampa fotografica all’albumina, 1867,
The J. Paul Getty Museum, Los Angeles. Tratta da
Colin Ford, Julia Margaret Cameron: 19th Century Photographer of Genius,
National Portrait Gallery Publications, London, 2003

Julius Kronberg, Hypatia, dipinto ad olio, 1889, Coll. privata (già appartenuto
al Console Robert Bünsow, Saltsjöbaden)

La copertina del libro di Silvia Ronchey,
Ipazia. La vera storia, Rizzoli, Milano, 2010


La copertina di Charles Kingsley, Hypatia. Christliche Erzählung
aus dem fünften Jahrhundert. Deutsch bearbeitet von E. Preuschen,
Kaufmann, Lahr (Baden) and New York, s.d. [1900]



La copertina di Charles Kingsley, Hypatia. Roman aus dem
alexandrinischen Zeitalter, A. Weichert, Berlin, 1910

La copertina di Sorcières, 2. Hypathie,
fumetto di Virginie Greiner e Christelle Pécout, Dupuis, Paris, 2010

Lee Woodward Zeigler, Il giovane monaco Filammone incontra Ipazia
mentre sta eseguendo un rituale pagano,
illustrazione tratta da Charles Kingsley,
Hypatia; or, New foes with an old face. With an introd. by Maurice Kingsley, De luxe limited edition,
Taylor, New York, 1899, Vol. 2, chap. 26, p. 212


Lee Woodward Zeigler, Ipazia, spogliata dagli abiti, sta per essere linciata dalla folla dei fanatici cristiani,
illustrazione tratta da Charles Kingsley,
Hypatia; or, New foes with an old face. With an introd. by Maurice Kingsley, De luxe limited edition,
Taylor, New York, 1899, Vol. 2, chap. 29, p. 264






Rachel Weisz interpreta Ipazia di Alessandria
in alcuni fotogrammi di Agora (2009), diretto da Alejandro Amenábar


Raffaello Sanzio, particolare de La scuola di Atene, 1508-1511,
affresco, Stanza della Segnatura, Musei Vaticani.
Il personaggio è improbabilmente identificato con Ipazia

Ritratto immaginario di Ipazia, in Elbert Hubbard, “Hypatia”,
in Little Journeys to the Homes of Great Teachers,
The Roycrofters, East Aurora; New York, 1908, p. 78


Un’attrice, forse Julia Nelson o forse Mary Anderson,
in una scena nell’omonimo ruolo della tragedia Hypatia A Play In Four Acts
di G. Stuart Ogilvie, circa 1900, Hulton Archive/Getty Images.
Il dramma ebbe la sua prima il 2 gennaio 1893 all’Haymarket Theatre







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