venerdì 22 aprile 2011

"L’affermazione dell’occhio": gli atti mai pubblicati



All’iniziativa, svoltasi nell'agosto 2002 e denominata “L’affermazione dell’occhio – ADRIAN STOKES & FAMILY – Omaggio a Adrian Stokes e alla sua famiglia” [mostra di dipinti di Adrian Stokes, rilievi di Margaret Mellis, ceramiche di Ann Stokes, libri d’arte di Telfer Stokes & Helen Douglas, inaugurata con la tavola rotonda e presentazione della traduzione in italiano del libro “Stones of Rimini”, cui intervennero Rosita Copioli, Mary De Rachewiltz, Helen Douglas, Moreno Neri, Walter Raffaelli, Caterina Ricciardi, Philip Stokes e Telfer Stokes] avrebbe dovuto far seguito l’attività di stampa del catalogo della mostra, con inclusi anche gli atti della tavola rotonda, in un’edizione bilingue italiano-inglese.
Infatti, considerata la vasta eco che l’iniziativa aveva avuto tra gli studiosi e addetti ai lavori, non solo dell’ambiente italiano, ma del mondo anglosassone (in particolare negli Usa, in Inghilterra e persino in Australia) sarebbe stato un vero peccato non fare circuitare un catalogo che l’editore Raffaelli avrebbe potuto apprestare e dare alle stampe non solo in Italia, ma anche negli ambienti di lingua inglese. 
Ritenevamo che non solo il piccolo Comune di Montefiore Conca volesse farsi parte sollecita, ma speravamo anche nel più importante concorso sia dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Rimini, sia specialmente dell’Assessorato al Turismo della Provincia di Rimini - proprio per la sua conclamata iniziativa di rilancio delle terre malatestiane -, avrebbe voluto farsi partecipe dell'iniziativa progettata. Anche perché tale occasione avrebbe rappresentato una più che rara opportunità di far conoscere in ambito internazionale, o meglio nuovamente ricordare a quell’ambiente che nei decenni passati tanto contribuì a far conoscere la più illustre epoca del nostro territorio attraverso illustri viaggiatori, le opportunità artistiche e culturali della nostra zona, troppo spesso colpevolmente trascurate.



L’iniziativa di Montefiore Conca si era inserita nell’ampia messe d’iniziative che nel 2002, in tutto il mondo, erano state dedicate ad Adrian Stokes in occasione del centenario della sua nascita e del trentennale della morte. Nel 2002, infatti, il mondo anglosassone ha avuto la ristampa, nello scorso luglio, di The Quattro Cento and Stones of Rimini, con la ripubblicazione di due suoi libri in un singolo volume a cura della Penn State University Press, l’importante casa editrice dell’Università della  Pennsylavania (USA), distribuito nel Regno Unito dalla Ashgate Press di Londra.  Da venerdì 28 a domenica 30 giugno 2002 si era tenuto un convegno per il centenario della sua nascita all’Università di Bristol, assieme ad una mostra di venti suoi quadri alla Galleria Arnolfini della sede universitaria del Regno Unito. Assai noto in Inghilterra per le sue opere sul Rinascimento italiano, nella tre giorni che gli è stata consacrata, si ricordò l’eccellenza della sua figura anche come critico d’arte contemporanea e di balletto e come uno dei primi scrittori della Gran Bretagna ad applicare la teoria psicoanalitica e, infine, come accrebbe la sua fama personale nelle vesti di pittore e poeta. Il meeting, organizzato da Stephen Bann, mise a fuoco i molteplici aspetti dell’opera di Adrian Stokes, con un nutrito gruppo di relatori che  rifletterono sui diversi ambiti artistici e culturali da lui frequentati nel suo lavoro: David Carrier, John Gage, Martin Golding, David Hulks, Etienne Jollet, Stephen Kite, Peter Leech, Geoffrey Newman, Alex Potts, Richard Read, Janet Sayers, Lyndsey Stonebridge, Paul Tucker e Sir Colin St John Wilson. A New York, dal 2 luglio al 30 agosto 2002, si svolse una mostra di 30 dipinti dal titolo Adrian Stokes - selected paintings, 1947–1972 nella Salander O’Reilly Gallery (20E 79th St), una nota galleria di Manhattan.
Fu ristampato, alcuni mesi prima, da parte delle edizioni Routledge Classics, in edizione economica, il Michelangelo di Adrian Stokes, e, infine, in Francia, le notissime Editions Gallimard diedero in stampa la traduzione di Venice (1945), dedicato alla città di Venezia, visitata per diversi anni insieme a Pound, dal 1925 al 1930, gli stessi anni in cui Stokes visitava Rimini. Venezia era da Stokes ritenuta, con Rimini,  un punto d’eccellenza nell’arte rinascimentale e il libro rivela fondati debiti verso Freud.




Infine proprio in questi giorni la londinese Ashgate Publishing Ltd. ha pubblicato il libro, con 30 illustrazioni, di Richard Read: Art and its discontents: the early life of Adrian Stokes. L’autore Richard Read è un docente universitario dell’Australia Occidentale della Scuola di Architettura e Belle Arti ed è mondialmente considerato il biografo ufficiale di Stokes.

In breve una ricca messe di iniziative in tutto il mondo aveva celebrato nel 2002, in diversi modi, la vita e l’opera di Adrian Stokes, richiamando il nome di Rimini, in occasioni internazionali più uniche che rare.
Era già nostra intenzione, fin dalla programmazione della mostra dedicata ad Adrian Stokes e ai suoi famigliari, pubblicare gli atti della tavola rotonda e il catalogo della mostra. L’interesse che, in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Australia, aveva suscitato l’iniziativa di Montefiore Conca ci aveva convinto dell’utilità di un’edizione bilingue in italiano/inglese capace di combattere il provincialismo che troppo spesso ci attanaglia e di non restringere alla sola Italia i risultati del nostro lavoro, che ritenevamo si potesse, a pieno titolo, inserire nell’ambito della promozione del nostro territorio come Signoria dei Malatesta, promosso dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Rimini.
In conclusione, considerate le valenze culturali e anche di promozione di un turismo colto, avevamo ritenuto che in un tale progetto sarebbe stato necessario avere come partners attivi, oltre al Comune di Montefiore Conca, alla nostra associazione culturale e all’Editore Raffaelli, gli Assessorati della Provincia di Rimini alla Cultura e al Turismo, certi che i loro suggerimenti non avrebbero potuto che migliorare l’opera che avevamo intenzione di pubblicare.
Sarebbe stato sufficiente raccogliere duemilacinquecento euro per le spese di traduzione in inglese e di stampa. 
Non se ne fece nulla. 
Credo che l'editore Walter Raffaelli conservi ancora la registrazione degli atti della tavola rotonda. Quanto a me, possiedo il testo scritto dell'intervento di Caterina Riccardi e quello mio. Tra breve pubblicherò nei prossimi post l'intervento di Caterina Ricciardi e l'intervento di Moreno Neri.  

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