Durante l'estate del 2002, il ciclo di conferenze destinate ad onorare il 550esimo anniversario della morte di Giorgio Gemisto Pletone si andava definendo.
Tra parentesi: noi - come d'altra parte i greci della Libera Associazione di Filosofia Plethon - tenevamo per ferma la data della morte al 1452 come a suo tempo stabilita da Martin Jugie (“La date de la mort de Gémiste Pléthon”, in Échos d’Orient 38, 1935, pp. 160-161 ), sebbene John Monfasani [vedi George of Trebizond: a biography and a study of his rhetoric and logic, E. J. Brill, Leiden, 1976 (Columbia studies in the classical tradition 1), pp. 163-170 e “Pletho’s date of death and the burning of his Laws”, in Byzantinische Zeitschrift 98, 2, 2005, pp. 459-463], con alcune valide argomentazioni confuti questa data e, basandosi sulla testimonianza di Giorgio di Trebisonda, sostenga che il decesso di Pletone sarebbe invece avvenuto nel 1454.
Con l’editore Walter Raffaelli e grazie alla preziosa collaborazione del direttore della “Gambalunga” Prof. Marcello Di Bella, si arrivava ad un programma più o meno definitivo.
Avevamo anche pensato alla presenza del Dott. Efstratios (detto Stratis) Stratigis della Libera Associazione Plethon di Mistrà e del Sindaco di Mistrà, da prevedere o come momento conclusivo del ciclo o come suo momento di presentazione e insieme rilancio dell’atto di gemellaggio tra Rimini e Mistrà.
Da un lato mi risultava che nel seguente novembre si sarebbero tenute nel Comune del Peloponneso le elezioni amministrative, dall'altro il 12 agosto 2002 circa (ahimè, ho perso le mail nella migrazione da windows al mac) Stratis Stratitigis così rispondeva al mio invito:
“Dear Moreno, it was good to hear from you and I will try to come to Rimini in November and see all the friends again. Thank you for suggesting a presentation by the Mayor of Mystra and myself but I think it is yet premature. Apart from the fact that we have not yet proceeded with the formalities for the twinning for various reasons, both our respective Bishops have expressed some reservations as regards the question of the relics (or part of them) being returned to Mystra, due to the link of Plethon with paganism and modern FreeMasons in your country. And I still think that the most impressive and ceremonial actum concludentium for the twinning is the return of part of the relics.
I am printing the "Dream of Plethon" in greek and I will suggest any corrections.
Your visit to Mystra is highly overdue!!!!
Best regards also to your wife
Stratis”.
In breve, gli eredi di Scolario in Grecia e di Giorgio Trapezunzio in Italia vivevano e lottavano contro di noi ed il Comune di Mistrà continuava a vedere la restituzione di una “reliquia” di Giorgio Gemisto Pletone come “condicio sine qua non” del gemellaggio.
Stratis mi scriveva ancora:
"Dear Moreno,
Tra parentesi: noi - come d'altra parte i greci della Libera Associazione di Filosofia Plethon - tenevamo per ferma la data della morte al 1452 come a suo tempo stabilita da Martin Jugie (“La date de la mort de Gémiste Pléthon”, in Échos d’Orient 38, 1935, pp. 160-161 ), sebbene John Monfasani [vedi George of Trebizond: a biography and a study of his rhetoric and logic, E. J. Brill, Leiden, 1976 (Columbia studies in the classical tradition 1), pp. 163-170 e “Pletho’s date of death and the burning of his Laws”, in Byzantinische Zeitschrift 98, 2, 2005, pp. 459-463], con alcune valide argomentazioni confuti questa data e, basandosi sulla testimonianza di Giorgio di Trebisonda, sostenga che il decesso di Pletone sarebbe invece avvenuto nel 1454.
Con l’editore Walter Raffaelli e grazie alla preziosa collaborazione del direttore della “Gambalunga” Prof. Marcello Di Bella, si arrivava ad un programma più o meno definitivo.
Avevamo anche pensato alla presenza del Dott. Efstratios (detto Stratis) Stratigis della Libera Associazione Plethon di Mistrà e del Sindaco di Mistrà, da prevedere o come momento conclusivo del ciclo o come suo momento di presentazione e insieme rilancio dell’atto di gemellaggio tra Rimini e Mistrà.
Da un lato mi risultava che nel seguente novembre si sarebbero tenute nel Comune del Peloponneso le elezioni amministrative, dall'altro il 12 agosto 2002 circa (ahimè, ho perso le mail nella migrazione da windows al mac) Stratis Stratitigis così rispondeva al mio invito:
“Dear Moreno, it was good to hear from you and I will try to come to Rimini in November and see all the friends again. Thank you for suggesting a presentation by the Mayor of Mystra and myself but I think it is yet premature. Apart from the fact that we have not yet proceeded with the formalities for the twinning for various reasons, both our respective Bishops have expressed some reservations as regards the question of the relics (or part of them) being returned to Mystra, due to the link of Plethon with paganism and modern FreeMasons in your country. And I still think that the most impressive and ceremonial actum concludentium for the twinning is the return of part of the relics.
I am printing the "Dream of Plethon" in greek and I will suggest any corrections.
Your visit to Mystra is highly overdue!!!!
Best regards also to your wife
Stratis”.
(Caro Moreno è stato bello avere tue notizie e cercherò di venire
a Rimini a novembre e vedere di nuovo tutti gli amici. Grazie per il suggerimento
di una presentazione del Sindaco di Mistrà e mia ma pensiamo sia ancora
prematura. A parte il fatto che non abbiamo ancora proceduto
con le formalità
per il gemellaggio per varie ragioni, entrambi i nostri rispettivi
Vescovi hanno
espresso alcune riserve circa la questione delle reliquie (o parte di
esse) da far ritornare a Mistrà, a causa dei legami di Pletone col
paganesimo
e con i moderni massoni nel tuo paese. Ed io ancora penso che l'actum
concludentium
più fondamentale e cerimoniale per il gemellaggio è il ritorno di parte
delle
reliquie.
Sto stampando il "Sogno di Pletone" in greco e
suggerirò alcune correzioni. La tua visita a Mistrà è estremamente in
ritardo!!!!
I migliori saluti anche a tua moglie
Stratis) In breve, gli eredi di Scolario in Grecia e di Giorgio Trapezunzio in Italia vivevano e lottavano contro di noi ed il Comune di Mistrà continuava a vedere la restituzione di una “reliquia” di Giorgio Gemisto Pletone come “condicio sine qua non” del gemellaggio.
Stratis mi scriveva ancora:
"Dear Moreno,
I saw from your italian letter that you have found a portrait of Pletho
and Bessarione. ...
Could you send them to me since we thought there were no pictures of
them.
Thank you
Stratis"
(Caro Moreno,
ho visto dalla tua lettera
italiana che hai trovato un ritratto di Pletone e Bessarione.
Puoi spedirmeli perché credevamo che non esistessero loro ritratti.
Grazie
Stratis)
Ed ecco la mia risposta:
"Dear Stratis,
Your emails involve on my behalf a articulated deepened answer. About the paganism of Plethon and the connection with the modern Freemasonry, but particularly on the portraits of Plethon and Bessarion. I will send the slides with a letter. You will have to attend at least a week.
"Dear Stratis,
Your emails involve on my behalf a articulated deepened answer. About the paganism of Plethon and the connection with the modern Freemasonry, but particularly on the portraits of Plethon and Bessarion. I will send the slides with a letter. You will have to attend at least a week.
It’s beautiful to hear again you.
My best regards to you and a homage to Mystra.
Moreno Neri"
(Caro Stratis, le tue lettere comportano da
parte mia una articolata e approfondita risposta. Circa il paganesimo di Plethon
e il collegamento con la moderna Massoneria, ma particolarmente sui ritratti di
Pletone e Bessarione. Spedirò le diapositive con una lettera. Dovrai attendere
almeno una settimana. E’ bello risentirti.
I miei migliori saluti a te e
un omaggio a Mystra.
Il ritratto di Pletone che inviai a Stratigis sarebbe poi stato pubblicato in Praktikã DieynoÊw
Sunedr€ou afiervm°nou ston PlÆyvna kai thn epoxÆ tou me thn sumplÆrvsh 550 et≈n apÒ ton yãnatÒ tou, Mustrãw, 26-29 Ioun€ou 2002 = Proceedings of
international conference on Plethon and his time, Mystras, 26-29 June 2002 / GenikÆ
epim°leia: L. G. Mpenãkhw, X. P. MpalÒglou, DieynÆw
EpisthmonikÆ Etaire€a Plhyvnik≈n kai Buzantin≈n Melet≈n, AyÆna-Mustrãw, 2003, p. 14
Ecco la pagina:
Tornando al ciclo di conferenze, ritroviamo lo stesso ritratto nel depliant che pubblicizzava le conferenze
SUL RITORNO DI PLETONE
(un filosofo a Rimini)
venerdì 22 novembre 2002
GIORGIO GEMISTO PLETONE E I
MALATESTA
SILVIA RONCHEY
venerdì 29 novembre 2002
RINASCITA PLATONICA E POLEMICHE
ANTIARISTOTELICHE TRA QUATTROCENTO E CINQUECENTO
CESARE VASOLI
venerdì 6 dicembre 2002
MISTERI PAGANI NEL TEMPIO
MALATESTIANO
MONICA CENTANNI
venerdì 13 dicembre 2002
GEMISTO PLETONE E IL MITO DEL
PAGANESIMO ANTICO : DAL CONCILIO DI FERRARA AL TEMPIO MALATESTIANO DI RIMINI
MARCO BERTOZZI
venerdì 20 dicembre 2002
DA ZOROASTRO A PLETONE: LA PRISCA
SAPIENTIA. PERSISTENZA E SVILUPPI
ANTONIO PANAINO
Silvia
Ronchey
Silvia Ronchey insegna Storia
Bizantina all'Università di Siena. Collabora alle pagine culturali della
Stampa. Scrive su Tuttolibri, dove tiene una rubrica, “Cl@ssici”, sui classici
in libreria e in Internet. E' autrice di programmi culturali per la Rai.
Pubblica libri e saggi sulla Decadenza romana e bizantina, essendo tuttavia
convinta che i veri decadenti (o decaduti) siamo noi contemporanei.
Bibliografia
Ha pubblicato la vita del Buddha bizantino (Vita
bizantina di Barlaam e Ioasaf, Rusconi 1980), la Cronografia di Michele Psello (Imperatori
di Bisanzio, Mondadori/Fondazione
Valla 1984 ) e gli Acta Martyrum greci (Atti e passioni dei martiri, Mondadori/Fondazione Valla 1987).
Ha scritto saggi su Eustazio di Tessalonica, su Giovanni Damasceno e
l'iconoclasmo, su San Policarpo, sulla filosofa Ipazia, su Bessarione. Con Alexander Kazhdan ha scritto L'aristocrazia
bizantina (Sellerio
1999, nuova edizione con postfazione
di Luciano Canfora) e con James Hillman ha pubblicato L'anima del mondo (Rizzoli 1999) e Il piacere di
pensare (Rizzoli
2001). Nell'aprile 2002 ha pubblicato, per Einaudi, Lo Stato bizantino con cui ha inteso affrancare la
connotazione spregiativa del "bizantinismo" dalla mistificazione e
dal luogo comune, "proponendosi di far emergere il senso del millenario
esperimento di Bisanzio nella storia dell'idea di Stato" e in cui trova spazio "l'idea
laica e sovversiva" di Giorgio Gemisto Pletone.
La sua più recente produzione scientifica (Bisanzio
veramente “volle cadere”? Realismo politico e avventura storica da Alessio I
Comneno al Mediterraneo di Braudel, “Quaderni di Storia” 52 [luglio/dicembre 2000], pp.
137-158; La Realpolitik bizantina rispetto all'Occidente dall'XI al XV
secolo, in Purificazione
della memoria. Convegno storico [Arezzo, Palazzo Vescovile, 4-11-18 marzo 2000], Diocesi
di Arezzo-Cortona-Sansepolcro / Istituto di Scienze Religiose, Arezzo 2000, pp.
173-186; e soprattutto Malatesta/Paleologhi. Un'alleanza dinastica per
rifondare Bisanzio nel quindicesimo secolo, “Byzantinische Zeitschrift” 93 [2000], fasc. II)
si è rivolta al XV secolo, allo studio dell'influsso degli ultimi emigrés bizantini in Italia sulla cultura
e sull'arte del primo Rinascimento e a quel piano di "salvataggio
occidentale" di Bisanzio, che dietro influsso di Bessarione coinvolse il
papato e le signorie italiane negli anni immediatamente successivi la caduta di
Costantinopoli.
Cesare
Vasoli
Cesare
Vasoli, nato a Firenze e già professore ordinario fuori ruolo di Storia della
Filosofia del Rinascimento all'Università di Firenze, è Socio dell'Accademia
Nazionale dei Lincei, Docteur h.c. dell'Université de Paris-Sorbonne e del
Centre d'Études Supérieures de la Renaissance (Université de Tours). Libero docente
di Storia della Filosofia (1956) e incaricato dell'insegnamento di Storia della
Filosofia Medievale nell'Università di Firenze (1956-62); professore
straordinario e poi ordinario della stessa disciplina nelle Università di
Cagliari (1962-66), Bari (1966-68) e Genova (1968-70); professore ordinario di
Filosofia Morale (1970-75), di Storia della Filosofia (1975-80) e di Storia
della Filosofia del Rinascimento (1980-94) e quindi professore f.r. (1994-99).
Bibliografia
Tra
le sue opere principali: Guglielmo d'Occam, Firenze 1953; La filosofia medievale, Milano 1961, 6° ed. 1982; Due
saggi per Alano di Lilla, Roma 1961; Tra cultura e ideologia, Milano 1961; La dialettica e
la retorica dell'Umanesimo. "Invenzione e "Metodo" nella cultura
del XV e XVI secolo,
Milano 1968; Studi sulla cultura del Rinascimento, Manduria 1968; Umanesimo e
Rinascimento,
Palermo 1969, 2° ed. 1976; Il pensiero medievale. Orientamenti bibliografici, Bari 1971; Profezia e ragione.
Studi sulla cultura del Cinquecento e del Seicento, Napoli 1974; I miti e gli
astri, Napoli
1977; L'enciclopedismo del Seicento, Napoli 1978; La cultura delle corti, Bologna 1980; Immagini
umanistiche,
Napoli 1983; Introduzione e Commento al "Convivio", in Dante
Alighieri, Opere Minori, Milano-Napoli 1988, 2° ed. 1995; Filosofia e religione nella
cultura del Rinascimento, Napoli 1988; Francesco Patrizi da Cherso, Roma 1989; Tra
"maestri", umanisti e teologhi, Firenze 1991; Otto saggi per Dante, Firenze 1995; "Civitas
mundi". Studi sulla cultura del Cinquecento, Roma 1996; "Quasi sit
Deus". Studi su Marsilio Ficino, Lecce 1999. Ha tradotto e commentato il Defensor Pacis (Torino 1960, 2° ed. 1975) e il Defensor
Minor (Napoli
1975), di Marsilio da Padova.
Monica Centanni
Monica Centanni, dottore di ricerca in Filologia greca e
latina, è docente in Conservazione dei Beni artistici presso il dipartimento di
Conservazione dei Beni Culturali dell’Università Ca' Foscari di Venezia.
Grecista, si occupa in particolar modo di drammaturgia antica e di storia della
tradizione classica.
È inoltre coordinatrice del sito www.engramma.org: un laboratorio di
ricerca e di applicazione del metodo di Warburg intitolato Engramma la
tradizione classica nella Memoria occidentale, Rivista virtuale sulla storia
della tradizione classica nell'arte europea promossa da Fondazione Querini
Stampalia e Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha tenuto conferenze
nell’edizione ‘96 del ciclo “Cosa fanno oggi i filosofi?” a Cattolica e nello
stesso anno a Riccione al ciclo “Vicino Oriente e Mediterraneo”.
Bibliografia
Ha curato I sette contro Tebe di Eschilo (Marsilio, Venezia,
1995). Tra le sue più recenti pubblicazioni Metro, ritmo e parola nella
tragedia greca
(Argo, Lecce ,1996), Atene assoluta : Crizia dalla tragedia alla storia (Esedra, Padova, 1997). Co-autrice
di Il gesto nel rito e nel cerimoniale dal mondo antico ad oggi (Ponte alle Grazie, 1995) e di Gli
occhi di Alessandro:
Potere sovrano e sacralítà del corpo da Alessandro Magno a Ceausescu (Ponte alle Grazie, 1990), Lo
straniero interno
(Ponte alle Grazie, 1993) Atene assoluta (Padova, 1997). Ha inoltre curato la prima
traduzione italiana del Romanzo di Alessandro, Torino 1991. Nell’ambito della
tradizione classica ha pubblicato: Velare, svelare: dai misteri pagani a Le
età della donna di Hans Baldung Grien, nel volume Il gesto, Ponte alle Grazie 1996; Soggetti classici nelle
cantate di Benedetto Marcello, Lugano 1997; Guerra e morte fraterna: il mito storico
romano nelle tele di Giovanbattista Tiepolo per i Dolfin, in Giambattista Tiepolo nel
III centenario della nascita a cura di L. Puppi, Venezia 1998; Icone delle Storie
dell’Antico testamento di Hans Holbein il giovane, in La Bibbia perduta, Firenze
1998; Nostos, Memoria dell’antico in Dimitrio Pikionis, in Dimitrio Pikionis (a cura di A. Ferlenga), Milano
1998; "..delirante, disprezzato, deluso, acceso amante":
variazione su temi classici in alcune cantate inedite di Antonio Caldara, in Musica e Storia VII, 2, 1999. Ha in corso di pubblicazione
il saggio La cultura greca nella tradizione occidentale: dalla tarda
antichità alla riscoperta umanistica in I Greci. Storia cultura arte società, a cura di S. Settis, Torino; e il
volume sulla tradizione classica nel Rinascimento Fantasmi dell’antico.
MARCO BERTOZZI
ANTONIO PANAINO
Marco Bertozzi è professore
associato di Filosofia della Storia all’Università di Ferrara. Si è occupato,
nel corso delle sue ricerche, della concezione della storia in Adam Smith (Filosofia
ed economia in Adam Smith; I quattro stadi della storia della civiltà, Ferrara,
1977) e del
rapporto tra storia, filosofia e teologia nel pensiero di Thomas Hobbes (L’enigma
del Leviatano,
Ferrara, 1983). Si è poi interessato di filosofia del Rinascimento, svolgendo
specifiche ricerche sulla tradizione astrologica, intesa come ermeneutica della
storia (La tirannia degli astri, Bologna, 1985; Il fatale ritmo della storia, in “I Castelli di Yale”, 1,
1996). Attualmente sta completando alcuni studi su storia universale e
geografia (da Hegel alla geopolitica) e sulle fonti filosofiche della
Melencolia I di Dürer. Nel 1998 ha curato a Ferrara, promosso dall’Istituto di
Studi Rinascimentali, un convegno su Aby Warburg, dal titolo Aby Warburg e
le metamorfosi degli antichi dei, tenutosi a settembre.
ANTONIO PANAINO
Antonio Panaino, Docente di
Filologia iranica, Direttore del Dipartimento Storie e Metodi per la
conservazione dei Beni Culturali della Scuola di specializzazione in
Archeologia dell’Università di Bologna (sede di Ravenna). Coordinatore del
Progetto Storia delle Scienze antiche e orientali dell’Is.I.A.O (Istituto
Italiano per l’Africa e l’Oriente) e dirige la Collana di Studi Orientali delle
edizioni Mimesis di Milano. E’ inventore del nome e del progetto MELLAMU (la
divina radianza, l’aura nell’antico accadico-sumerico) sull’eredità
intellettuale dell’Assiria e di Babilonia in Oriente e in Occidente, il cui
primo congresso internazionale si è tenuto nell’ottobre 2001.
Bibliografia
È autore di Tistrya e la
stagione delle piogge(Milano,
1986), Tessere il cielo. Considerazioni sulle Tavole astronomiche, gli
Oroscopi e la Dottrina dei Legamenti tra Induismo, Zoroastrismo, Manicheismo e
Mandeismo (Roma, 1998),
del romanzo Il tacco rosso (Mimesis, Milano, 1997), de La novella degli scacchi e
della tavola reale;
I magi evangelici : storia e simbologia tra Oriente e Occidente (Longo, Ravenna, 2004) e curatore
di Vendidad, legge di abiura di tutti i demoni dell’Avesta zoroastriano (Mimesis, Milano). Co-curatore
degli Scritti sulla Storia dell'Astronomia antica di Giovanni Schiaparelli (Mimesis, Milano, 1997). Co-autore
di L’astrologia e la sua influenza nella filosofia, nella letteratura e
nell'arte dall’età classica al rinascimento (Nuovi Orizzonti, Milano). Curatore e co-autore di Sulla
soglia del sacro : Esoterismo ed iniziazione nelle grandi religioni e nella
tradizione massonica (Mimesis,
Milano, 2002).
Vedi anche, infine, il sintetico programma nel sito del Comune di Rimini.
Vedi anche, infine, il sintetico programma nel sito del Comune di Rimini.
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